Rito Ambrosiano

Mercoledì - 31 Gennaio 2024

Settimana della quarta Domenica dopo l'Epifania

Prima Lettura

Sir 40, 1-8: 1 Grandi pene sono destinate a ogni uomo e un giogo pesante sta sui figli di Adamo, dal giorno della loro uscita dal grembo materno fino al giorno del ritorno alla madre di tutti.  2 Il pensiero dell’attesa e il giorno della fine provocano le loro riflessioni e il timore del cuore.  3 Da chi siede su un trono glorioso fino a chi è umiliato su terra e su cenere, 4 da chi indossa porpora e corona fino a chi è ricoperto di panno grossolano, 5 non c’è che sdegno, invidia, spavento, agitazione, paura della morte, contese e liti. Anche durante il riposo nel letto il sogno notturno turba i suoi pensieri: 6 per un poco, come niente, sta nel riposo e subito nel sonno si affatica come di giorno, è sconvolto dalla visione del suo cuore, come chi è scampato da una battaglia.  7 Al momento di mettersi in salvo si sveglia, meravigliandosi dell’irreale timore.  8 Così è per ogni essere vivente, dall’uomo alla bestia, ma per i peccatori sette volte tanto: 

Vangelo

Mc 6, 30-34: 30 Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. 31 Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.  32 Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. 33 Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.  34 Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.