Rito Ambrosiano
Giovedì - 11 Maggio 2023
V settimana di Pasqua
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At 17, 1-15: 1 Percorrendo la strada che passa per Anfìpoli e Apollònia, giunsero a Tessalònica, dove c’era una sinagoga dei Giudei. 2 Come era sua consuetudine, Paolo vi andò e per tre sabati discusse con loro sulla base delle Scritture, 3 spiegandole e sostenendo che il Cristo doveva soffrire e risorgere dai morti. E diceva: «Il Cristo è quel Gesù che io vi annuncio». 4 Alcuni di loro furono convinti e aderirono a Paolo e a Sila, come anche un grande numero di Greci credenti in Dio e non poche donne della nobiltà. 5 Ma i Giudei, ingelositi, presero con sé, dalla piazza, alcuni malviventi, suscitarono un tumulto e misero in subbuglio la città. Si presentarono alla casa di Giasone e cercavano Paolo e Sila per condurli davanti all’assemblea popolare. 6 Non avendoli trovati, trascinarono Giasone e alcuni fratelli dai capi della città, gridando: «Quei tali che mettono il mondo in agitazione sono venuti anche qui 7 e Giasone li ha ospitati. Tutti costoro vanno contro i decreti dell’imperatore, perché affermano che c’è un altro re: Gesù». 8 Così misero in ansia la popolazione e i capi della città che udivano queste cose; 9 dopo avere ottenuto una cauzione da Giasone e dagli altri, li rilasciarono. 10 Allora i fratelli, durante la notte, fecero partire subito Paolo e Sila verso Berea. Giunti là, entrarono nella sinagoga dei Giudei. 11 Questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalònica e accolsero la Parola con grande entusiasmo, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano davvero così. 12 Molti di loro divennero credenti e non pochi anche dei Greci, donne della nobiltà e uomini. 13 Ma quando i Giudei di Tessalònica vennero a sapere che anche a Berea era stata annunciata da Paolo la parola di Dio, andarono pure là ad agitare e a mettere in ansia la popolazione. 14 Allora i fratelli fecero subito partire Paolo, perché si mettesse in cammino verso il mare, mentre Sila e Timòteo rimasero là. 15 Quelli che accompagnavano Paolo lo condussero fino ad Atene e ripartirono con l’ordine, per Sila e Timòteo, di raggiungerlo al più presto.
Gv 12, 37-43: 37 Sebbene avesse compiuto segni così grandi davanti a loro, non credevano in lui, 38 perché si compisse la parola detta dal profeta Isaia: Signore, chi ha creduto alla nostra parola? E la forza del Signore, a chi è stata rivelata? 39 Per questo non potevano credere, poiché ancora Isaia disse: 40 Ha reso ciechi i loro occhi e duro il loro cuore, perché non vedano con gli occhi e non comprendano con il cuore e non si convertano, e io li guarisca! 41 Questo disse Isaia perché vide la sua gloria e parlò di lui. 42 Tuttavia, anche tra i capi, molti credettero in lui, ma, a causa dei farisei, non lo dichiaravano, per non essere espulsi dalla sinagoga. 43 Amavano infatti la gloria degli uomini più che la gloria di Dio.