Rito Ambrosiano
Lunedì - 20 Febbraio 2023
Settimana dell'ultima Domenica dopo l'Epifania
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Qo 1, 1-14: 1 Parole di Qoèlet, figlio di Davide, re a Gerusalemme. 2 Vanità delle vanità, dice Qoèlet, vanità delle vanità: tutto è vanità. 3 Quale guadagno viene all’uomo per tutta la fatica con cui si affanna sotto il sole? 4 Una generazione se ne va e un’altra arriva, ma la terra resta sempre la stessa. 5 Il sole sorge, il sole tramonta e si affretta a tornare là dove rinasce. 6 Il vento va verso sud e piega verso nord. Gira e va e sui suoi giri ritorna il vento. 7 Tutti i fiumi scorrono verso il mare, eppure il mare non è mai pieno: al luogo dove i fiumi scorrono, continuano a scorrere. 8 Tutte le parole si esauriscono e nessuno è in grado di esprimersi a fondo. Non si sazia l’occhio di guardare né l’orecchio è mai sazio di udire. 9 Quel che è stato sarà e quel che si è fatto si rifarà; non c’è niente di nuovo sotto il sole. 10 C’è forse qualcosa di cui si possa dire: «Ecco, questa è una novità»? Proprio questa è già avvenuta nei secoli che ci hanno preceduto. 11 Nessun ricordo resta degli antichi, ma neppure di coloro che saranno si conserverà memoria presso quelli che verranno in seguito. 12 Io, Qoèlet, fui re d’Israele a Gerusalemme. 13 Mi sono proposto di ricercare ed esplorare con saggezza tutto ciò che si fa sotto il cielo. Questa è un’occupazione gravosa che Dio ha dato agli uomini, perché vi si affatichino. 14 Ho visto tutte le opere che si fanno sotto il sole, ed ecco: tutto è vanità e un correre dietro al vento.
Mc 12, 13-17: 13 Mandarono da lui alcuni farisei ed erodiani, per coglierlo in fallo nel discorso. 14 Vennero e gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito o no pagare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare, o no?». 15 Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché volete mettermi alla prova? Portatemi un denaro: voglio vederlo». 16 Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». 17 Gesù disse loro: «Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio». E rimasero ammirati di lui.