Rito Romano
Venerdì - 30 Settembre 2022
XXVI settimana T.O.
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Gb 38, 1: 1 Il Signore prese a dire a Giobbe in mezzo all’uragano:
Gb 38, 12-21: 12 Da quando vivi, hai mai comandato al mattino e assegnato il posto all’aurora, 13 perché afferri la terra per i lembi e ne scuota via i malvagi, 14 ed essa prenda forma come creta premuta da sigillo e si tinga come un vestito, 15 e sia negata ai malvagi la loro luce e sia spezzato il braccio che si alza a colpire? 16 Sei mai giunto alle sorgenti del mare e nel fondo dell’abisso hai tu passeggiato? 17 Ti sono state svelate le porte della morte e hai visto le porte dell’ombra tenebrosa? 18 Hai tu considerato quanto si estende la terra? Dillo, se sai tutto questo! 19 Qual è la strada dove abita la luce e dove dimorano le tenebre, 20 perché tu le possa ricondurre dentro i loro confini e sappia insegnare loro la via di casa? 21 Certo, tu lo sai, perché allora eri già nato e il numero dei tuoi giorni è assai grande!
Gb 40, 3-5: 3 Giobbe prese a dire al Signore: 4 «Ecco, non conto niente: che cosa ti posso rispondere? Mi metto la mano sulla bocca. 5 Ho parlato una volta, ma non replicherò, due volte ho parlato, ma non continuerò».
Sal 138 (139)
R. Guidami, Signore, per una via di eternità.
Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri,
osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie. R.
Dove andare lontano dal tuo spirito?
Dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, là tu sei;
se scendo negli inferi, eccoti. R.
Se prendo le ali dell’aurora
per abitare all’estremità del mare,
anche là mi guida la tua mano
e mi afferra la tua destra. R.
Sei tu che hai formato i miei reni
e mi hai tessuto nel grembo di mia madre.
Io ti rendo grazie:
hai fatto di me una meraviglia stupenda;
meravigliose sono le tue opere. R.
Lc 10, 13-16: 13 Guai a te, Corazìn, guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidone fossero avvenuti i prodigi che avvennero in mezzo a voi, già da tempo, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. 14 Ebbene, nel giudizio, Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi. 15 E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! 16 Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato».